Il progetto Nati per leggere

Se abbiamo capito che il bambino già in pancia sente i suoni, i rumori, la voce della mamma, ormai abbiamo capito perché si consiglia di stimolare i sensi del neonato già in gravidanza. Come? Leggiamogli una storia, cantiamogli una canzoncina, pargliamogli!

Un bellissimo progetto “Nati per leggere” suggerisce proprio questo ai futuri genitori o a chi genitore lo è già. In ogni fase della sua vita è importante ricevere stimoli, sentire la voce di una persona adulta conosciuta e fidata, magari mentre legge una favola adatta a lui/lei, magari con tante figure grandi, semplici e colorate.

La lettura ad alta voce, infatti, è un’abitudine che nutre molto la loro mente e purtroppo non è ancora così largamente diffusa. Si tratta infatti di una delle attività più importanti sia per il legame di attaccamento, sia per le competenze necessarie a iniziare a parlare e poi a leggere. Dai 6 mesi in poi ogni momento è buono, anzi è abitudine!

E prima? Magari non lo apprezzeranno come in seguito, ma di sicuro saranno attratti dai colori e dalla voce della mamma (e del papà). Gli effetti della lettura ad alta voce nei primi mesi di vita si sentono ancora positivamente a 18 anni: infatti, la capacità di scrivere, leggere e comprendere si forma fin dai primissimi mesi di vita. Le ultime teorie indicano che i bambini che hanno avuto accanto qualcuno che ha letto loro ogni giorno libri ad alta voce e lo ha fatto con continuità nel tempo giungono alla prima elementare con maggiori capacità e conoscenze basilari per la futura decodifica delle parole.

A parte ciò, i libri sono anche strumento ideale per creare un momento di intimità tra bambino e genitori: è un momento senza distrazioni e di particolare interesse…

Ecco alcuni consigli tratti da www.natiperleggere.it:

  • Riservare alla lettura un momento ben preciso nella giornata (ad esempio prima della nanna o del pisolino), in cui siete entrambe tranquilli
  • Non insistere se il bimbo è agitato
  • Portare sempre con sé un libro per i momenti di attesa
  • Scegliere un luogo confortevole e comodo, magari per leggere abbracciati
  • Eliminare altre fonti di distrazione (TV, radio)
  • Tenere il libro in modo che il piccolo possa chiaramente vederlo
  • Indicare le figure e parlarne insieme
  • Leggere con partecipazione, dando voce ai personaggi
  • Coinvolgerlo facendogli domande (del tipo: “cosa pensi che accadrà adesso?”)
  • Lasciare che il bambino faccia domande
  • Fare raccontare la storia al bambino (solo verso i 3 anni)
  • Far scegliere al bambino i libri da leggere
  • Rileggere i suoi preferiti anche se magari annoia l’adulto
  • Portarlo in biblioteca

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