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Per la giusta scelta del latte artificiale è utile consultare il pediatra di fiducia il quale, sulla base delle condizioni di salute e gastriintestinali del bimbo le saprà fornire le giuste indicazini. Un caro saluto
Si certo, non bisogna somministrarlo freddo, al massimo tiepido.
Allattamento al seno significa allattamento a richiesta del neonato: sarà lui o lei a regolarsi andando diminuendo il numero delle poppate mano a mano che i mesi passano.
L’ Organizzazione Mondiale della Sanità dice che l’allattamento al seno deve essere sostenuto come alimentazione esclusiva fino ai 6 mesi e protratta come complementare fino ai 2 anni oppure finché mamma e bambino desiderano. Il latte materno non è n vizio, non diventa acqua, non è privo di nutrimenti ma continua a cambiare a seconda dell’età del bambino.
Ottima domanda! Innanzitutto pensa a ciò che mangiavano le mucche una volta e a ciò che mangiano adesso: un tempo solo esclusivamente erba, oggi mangimi e fitofarmaci… non è proprio l’ideale che la tua bambina assuma queste sostanze! Inoltre, recentemente (almeno una decina d’anni) si è scoperto che l’utilizzo troppo precoce di latte vaccino può provocare intolleranze alla caseina, una proteina di cui è ricco appunto questo tipo di latte. Tale intolleranze si continuano manifestare in età adulta: se ci pensi c’è una fascia d’età molto colpita da questa intolleranza, 20-30 anni, e corrisponde proprio al periodo in cui il latte vaccino veniva somministrato troppo precocemente ai neonati. Mi aggrego al consiglio del pediatra: prima dell’anno non utilizzarlo, poi prediligi un latte fresco e intero o, se ne hai possibilità, recati personalmente in un allevamento in cui esiste la cosiddetta mucca “da tata”, ovvero un mucca mantenuta solo ed esclusivamente ad erba, quindi con un’alimentazione che non può danneggiare la tua bambina. Mi raccomando: ricordati di pastorizzare il latte prima di utilizzarlo!
Le cellule staminali sono cellule progenitrici presenti in tutti i tessuti umani (muscoli, ossa, midollo spinale), non ancora “specializzate” in una determinata funzione. La ricerca medica le sta analizzando per individuare loro potenziali applicazioni terapeutiche per la cura di alcune malattie
Certo, basta che l’ostetrica che ti segue sappia eseguirlo. Naturalmente solo il prelievo per la conservazione autologa, non donazione.
C’è stato un accordo Stato – Regioni (luglio 2010) che ha consentito alle regioni l’autonomia decisionale in merito: alcune hanno immesso il pagamento di questo ticket, altre hanno stilato un elenco delle banche private autorizzate all’esportazione del campione … L’ospedale si è adattato alle disposizioni regionali avute.
Carissima, la gravidanza è fatta di mille assestamenti, dolorini, tensioni e rilassamenti..e non sempre hanno un loro perché. Il corpo della donna va incontro a grandi cambiamenti e tanto lavoro x’sta creando, costruendo, un nuovo essere umano! Stravolgimento nn da ridere! Perciò, salvo altra motivazione di tipo patologico, possono essere mille le cause di qc contrattura e stiramento. Palliativo ma funzionale è l’utilizzo di una buona tisana calda: utile a distendere i nervi e quindi a scindere ciò che è solo suggestione da ciò che ha componente fisica. Spero sia esauriente.
Purtroppo no. Se si sono manifestate smagliature in gravidanza, dopo il parto cambiano colore scurendosi e divenendo meno visibili ma purtroppo non scompaiono.
Quali esami devo fare all´inizio della gravidanza?
Devo farne anche prima del concepimento? Perché?
La legge italiana, grazie al decreto Bindi, ha stabilito una serie di esami da effettuare in epoca pre-concezionale per entrambe i partners e l’elenco degli esami da eseguire durante la gravidanza stessa. Vediamone alcuni e il perché della loro importanza. Esami pre-concezionali per entrambe:
gruppo sanguigno e fattore Rh, per valutare l’eventuale rischio di incompatibilità legati ai gruppi sanguigni dei 2 genitori;
sierologia, ovvero epatite B, C, HIV, sifilide, importante per i genitori e per l’eventuale trasmissione al feto
emocromo, glicemia, transaminasi, creatinina, necessari per uno screening di patologie ematologiche, (anemia mediterranea, talassemia, piastrinopenia) diabete, problemi epatici o renali;
SOLO PER LEI, il complesso TORCH: toxoplasmosi, rosolia e citomegalovirus.
ROSOLIA: dal 2008 è attiva un’importante campagna di vaccinazione per le adolescenti o le donne in età fertile che non hanno contratto il virus nella loro vita. Si tratta infatti di una delle malattie esantematiche infantili che si manifesta classicamente con pustole rosse e prurito. Non crea particolari disagi, ma al feto può causare gravi malformazioni in quanto il virus riesce oltrepassare la barriera placentare. Nell’ottica di una futura gravidanza, è importante per la donna non immune vaccinarsi almeno 6 mesi prima. Non è consigliata l’esecuzione del vaccino in gravidanza, mentre è fortemente raccomandata in puerperio (il periodo di 6 mesi dopo il parto).
TOXOPLASMOSI: si tratta di un’infezione che la donna non si accorge di contrarre, non dà sintomi né particolari manifestazioni ma crea anticorpi nel siero materno. Non sono eccessivamente numerose le donne immuni al toxoplasma: la maggior parte sono recettive e devono fare attenzione, durante la gravidanza, ad alcuni comportamenti a rischio. L’infezione è veicolata dai gatti: il toxoplasma può essere eliminato al loro corpo attraverso le feci. Per questo motivo, nel caso in cui si possieda un gatto, è importante l’utilizzo dei guanti per la pulizia della loro lettiera e per effettuare lavori di giardinaggio (per evitare il contatto diretto con terra contaminata). Inoltre sono sconsigliate verdure crude come insalata o altri ortaggi da terra che possono essere state a contatto con il virus. In merito esistono opinioni discordanti: alcuni sostengono che sia sufficiente un accurato lavaggio con bicarbonato e disinfettanti, altri invece ne sconsigliano completamente l’assunzione durante tutta la gravidanza; per maggiori informazioni chiedete indicazione al vostro medico di fiducia. È sconsigliata all’unanimità invece la carne cruda o insaccati crudi: il toxoplasma muore con la cottura. Queste semplici precauzioni per la toxoplasmosi non valgono assolutamente più in allattamento: si è libere di mangiare qualunque cibo (nella giusto misura, ovvio!!!)
CITOMEGALOVIRUS: si tratta di un’infezione comune soprattutto nei soggetti immunodepressi (malati oncologici, soggetti chemio o radio trattati, persone sieropositive…) e si trasmette con il contatto con liquidi biologici. Nelle persone sane non dà particolari manifestazioni, ma per i soggetti immunodepressi è molto pericoloso in quanto crea una condizione infettiva in un soggetto privo di difese immunitarie. Non esistono particolari norme da seguire se si è recettive a questo virus, se non quelle di evitare contatto con urine o altri liquidi organici con persone particolarmente a rischio.
ECOGRAFIA: nel primo trimestre è importante l’esecuzione della prima ecografia chiamata della datazione. Deve essere eseguita entro la 12° settimana e serve per valutare l’embrione e il suo sviluppo attraverso la misurazione della sua lunghezza (CRL). Entro tale settimana, infatti, tutti gli embrioni corrispondono, ovvero crescono in egual modo. Durante l’ecografia viene annotata l’ultima mestruazione (U.M.) della donna, termine di riferimento per stabilire l’epoca di gravidanza: se si ha riscontro di un embrione con un CRL maggiore del previsto allora si “ridata” la gravidanza, cioè verrà presa come indicazione la settimana calcolata in base alla misurazione e non più quella calcolata in base all’ultimo ciclo mestruale. Facciamo molto più semplicemente un esempio: una donna ha avuto l’U.M. il 3/01/09; in base a questo solo dato l’epoca presunta del parto (E.P.P.) risulterebbe il 10/10/09. Dal primo controllo ecografico, emerge che l’embrione ha un CRL inferiore alla misura attesa: l’E.P.P viene spostata in avanti al 17/10/09 proprio in base a questa misurazione che corrisponde ad una settimana di sviluppo in meno rispetto al previsto.
Carissima ti consiglio di fare i controlli regolarmente … gli ecografi attuali sono all´avanguardia e riescono a vedere ogni particolare … non ti preoccupare. Tienimi aggiornata e non ti dimenticare del sangue del cordone ombelicale della tua piccola. se lo desideri ti posso inviare un libro gratuitamente che ti spiega la loro importanza. abbraccio luana
A livello internazionale sono riconosciute fondamentali 2 ecografie: una entro la 12° settimana e una tra la 20-22° settimana. L’ecografia del terzo trimestre è ancora molto dibattuta: non tutti i centri la ritengono importante ma sostituibile con altre manovre diagnostiche (ad esempio la misurazione sinfisi/fondo).
Dipende da ospedale ad ospedale: alcuni corsi di accompagnamento alla nascita partono dall’ultimo trimestre di gravidanza (30-32 w), altri fin dal primo trimestre. Conviene che ti vada informare presso le ostetriche dell’ospedale in cui hai scelto di partorire.
Carissima come sta la sua bimba? mi perdoni se non le ho risposto ma abbiamo avuto molti problemi con il server le mando un abbraccio luana http://www.inscientiafides.com/cellule_staminali.html
può essere se hai avuto diarrea. Hai fatto un test di gravidanza? tutto bene? abbraccio luana http://www.inscientiafides.com/cellule_staminali.html
Alcuni ospedali lo consentono, altri no: informati nel reparto di ostetricia.
Carissima questo lo può dire solo chi la segue durante la gravidanza. Mi spiace non averle risposto prima e per questo mi scuso ma abbiamo avuto dei problemi con il server le auguro una bella giornata caro saluto luana http://www.inscientiafides.com/cellule_staminali.html
No assolutamente no, anzi in una gravidanza gemellare bisogna tenere ancora più sotto controllo il peso per evitare l’insorgenza di problematiche specifiche.
Preconcezionale: prima di intraprendere una gravidanza, appuntamento con gli esami preconcezionali, sia la donna che il partner. Qualunque medico di base è fornito del profilo completo degli esami richiesti. Si inizia l’assunzione di acido folico, importante per prevenire i difetti del tubo neurale del feto, da cominciare almeno 3 mesi prima del concepimento. Esami a posto, controllati dal medico, preferibilmente il ginecologo, cosicché se ne approfitta e si fa un controllo pregravidico. Tutto nella norma…pronti…via!!!
Test di gravidanza positivo: aspettiamo almeno 3 settimane dal ritardo mestruale e facciamo il primo controllo. Importante per la datazione della gravidanza e per la prescrizione dei primi esami se non abbiamo eseguito quelli preconcezionali. Facciamo attenzione all’alimentazione per la toxoplasmosi se siamo recettive, interrompiamo il lavoro se si tratta di un lavoro a rischio, ma conduciamo una vita normale. Il seno inizia gonfiare e qualcosa nel nostro umore inizia cambiare: possono comparire i primi sintomi.
Siamo al terzo mese: l’addome si gonfia, la alterazioni umorali, gustative e olfattive possono ancora farci compagnia e il seno può essere aumentato anche di un paio di taglie. Ci si sente particolarmente stanche: il nostro organismo sta consumando energie per creare una nuova vita! È ora di pensare al capitolo diagnosi prenatale: parlatene in coppia con la guida del medico.
Quarto mese: la fase più a rischio aborti è superata, i fastidi dei mesi precedenti generalmente scompaiono. Inizia, soprattutto nelle secondigravide, essere più evidente la pancia. Ci si sente in piena forma, belle: i capelli sono più forti, i peli crescono più lentamente, le unghie più robuste, la sguardo più languido…una donna in gravidanza è sempre uno splendore!!! Ricordiamoci di eseguire il controllo dal medico o presso l’ambulatorio o il consultorio: ci sarà molto probabilmente prescritta la curva da carico per lo screening del diabete gestazionale.
Quinto mese: si iniziano avvertire i primi movimenti del bimbo…che emozione!!! La pancia cresce, anche il papà ora inizia essere più coinvolto, i disturbi sono molto più attenuati (generalmente!!!). è il momento dell’ecografia morfologica: si visualizzano tutte le strutture e gli organi del nostro bambino, un magico momento da condividere con il papà.
Sesto mese: ci si attiva per i vari corsi, preparazione alla nascita, in acqua…i movimenti sono molto più percepibili e si possono imparare ad apprezzare le piccole parti del bimbo a seconda dei suoi movimenti. Tutti sono pieni di attenzioni nei nostri confronti: approfittiamone!!! Si iniziano gli acquisti per il nascituro… Se ci interessa, iniziamo informarci sull’argomento cellule staminali, donazione o conservazione autologa.
Settimo mese: è il momento dell’ecografia dell’accrescimento dove si valuta appunto la sua crescita, se la placenta la nutre bene. È il momento di iniziare pensare dove partorire: quale struttura risponde di più alle nostre esigenze (epidurale, parto in acqua, distanza da casa, donazione cellule staminali…) Iniziamo assemblare la valigia oppure preparare casa se si è optato per un parto al domicilio. La pancia è ormai molto evidente e anche identificare le varie parti del bimbo diventa un gioco: la minzione è molto frequente, i kili sono aumentati (+ 5-7 kg), il fiato è un po’ più corto, la notte può diventare più difficile dormire senza mai svegliarsi, anzi…è un sonno molto superficiale.
Ottavo mese: la borsa ormai è pronta, la scelta per il luogo in cui partorire è ormai definitiva; si devono eseguire gli ultimi esami ematici di controllo: tutta la cartellina contenente gli esami deve essere portata in ospedale al momento del travaglio. La macchina, generalmente, è meglio che abbia sempre benzina – gasolio, mai in riserva!!! Il peso della pancia inizia essere pesante da portare in giro…ma ci siamo quasi… i preparativi “dovrebbero” essere quasi finiti
Nono mese: ci siamo! Si deve solo attendere il grande momento: è il bambino a dire quando…ci sembra di respirare meglio, inizia cambiare qualcosa nel nostro corpo in preparazione al parto. Tutto è pronto…e se non succede nulla? Se si va oltre il termine i vari ospedali hanno protocolli interni per quel che riguarda il quanto aspettare: la pazienza è una gran virtù!!! Buona nascita a tutti…
Fumare in gravidanza non è mai bene. scusami se non ho risposto prima ma abbiamo avuto dei problemi con il servere. ti mando un abbraccio luana http://www.inscientiafides.com/cellule_staminali.html
Buongiorno, i gatti non sono più rischiosi di molte altre cose per la toxoplasmosi. Se ne ha uno da 6 anni ed è risultata negativa usa sicuramente già tutte le precauzioni igieniche che servono. Chieda magari a suo marito di pulire la lettiera e usi l’accortezza di lavarsi bene le mani dopo averlo accarezzato e prima di mangiare. Un saluto
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