Bambino in posizione podalica cosa fare per aiutarlo a girarsi

Potendo scegliere, la maggioranza delle future mamme preferirebbe dare alla luce la propria creatura con parto naturale piuttosto che cesareo.
In alcuni casi però il taglio è un´operazione strettamente consigliata, per non dire quasi necessaria: una di queste situazione ricorre quando il bambino si presenta in posizione podalica, ovvero con il sederino rivolto verso il canale vaginale (cosa che si verifica spesso in caso di parto gravidanza gemellare). In questo modo – è abbastanza intuitivo – diventa molto difficile far nascere il bambino senza provocargli traumi di vario genere.
Tuttavia, se manca ancora qualche settimana alla data prevista per il parto e non sussistono particolari problematiche (ad esempio placenta previa) esistono alcuni metodi più o meno efficaci per aiutare il bambino a girarsi, facendogli così assumere la tanto sperata posizione cefalica.
I più famosi sono due: manovra di rivolgimento e moxa.
Nel primo caso sarà il ginecologo stesso, facendo pressione sulla pancia, ad indirizzare il nascituro verso la capriola che gli farà assumere la corretta posizione per il parto. Vista la delicatezza della manovra (che viene eseguita rigorosamente in ospedale sotto stretto monitoraggio di mamma e feto) non in tutti gli ospedali viene eseguita e ad ogni modo solo da mani esperte.
La moxa (moxibustione) è invece una tecnica che si basa sulla riflessologia plantare, di origini cinesi: si colloca infatti in prossimità del mignolo del piede un sigaro di artemisia che, una volta acceso, con il calore andrà a stimolare il punto collegato (meridiano della vescica) andando a stimolare i movimenti del bambino; operazione questa che va ripetuta per entrambi i piedi, due volte al giorno per due settimane.

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