Allattamento e obesità: rischi e problemi

Nonostante alcuni luoghi comuni del passato abbiano lasciato credere che una donna dal peso abbondante fosse più feconda, la realtà è ben diversa. Oggigiorno si sa bene che una gestante obesa può avere dei problemi durante la gravidanza, così come nel periodo dell’allattamento.

Anche rispetto al latte materno era stato creato un falso mito. Si pensava che il tasso di allattamento fosse maggiore fra le donne grasse. È esattamente il contrario.

Scarsa produzione di latte

Purtroppo, invece, solo l’80% delle neomamme in sovrappeso è in grado di allattare, e meno del 50% lo fa per più di sei mesi. Il problema non è associabile alle dimensioni del seno, ma al fatto che il corpo grasso ha bisogno di più tempo per produrre il latte, e in ogni modo ne genererà di meno rispetto a quello di una donna dal peso forma. Da cosa dipende? Secondo uno studio della Cornell University, pubblicato sulla rivista “Pediatrics”, la mancanza di latte deriva da una carenza di prolattina. È un ormone fondamentale, perché stimola le ghiandole mammarie subito dopo il parto. Gli studiosi statunitensi hanno rilevato una scarsa risposta ormonale nelle donne obese, quando il bimbo si nutre dal seno.

Complicazioni

A una gestante sovrappeso capita più spesso di dover affrontare un parto prematuro e in generale un parto cesareo. Anche questo, ovviamente, incide sulla possibilità di allattare. Il bimbo prematuro viene subito accudito in terapia intensiva, quindi separato dalla madre. In ogni modo, il consiglio dei medici è sempre quello di provare ad allattare, anche se dovesse essere un allattamento parziale e di breve durata.

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