Alimentazione del neonato nei primi mesi di vita

È nato, e ora?

Confidate in voi e nel vostro istinto materno: niente panico!!!

Come comunica? Semplicemente piangendo, ricordiamocelo sempre se no saremo continuamente agitate ed apprensive.

Di cosa ha bisogno questo bimbetto? Innanzitutto di contatto: contatto materno, calore di un corpo amico, sensazioni conosciute e famigliari (odore, rumori, gusto …), perciò non abbiamo timore nel coccolarlo, accarezzarlo, tenerlo in braccio. Non sarà fonte di vizi, ma sarà solo un bambino più tranquillo e che piangerà meno.

Cibo: i bambino, come già più volte detto, mangiano sovente, soprattutto all’inizio della loro vita, quando non si alimentano ancora di latte vero e proprio, ma solo di colostro (in paragone: una zolletta di zucchero per noi adulti). Chiedono il seno costantemente per accelerare la produzione del latte finché, arrivando la montata lattea, allungano l’intervallo tra un poppata e l’altra. Si tratta di un intervallo che può essere di  2-3 ore per poi allungarsi sempre più fino a stabilizzarsi intorno ai 4-5 pasti giornalieri verso il 4° – 5° mese. Ogni bambino è diverso: può succedere, talvolta, che già verso il 3° mese abbiano regolarizzato i loro pasti oppure, viceversa, vadano avanti a ritmi sostenuti ogni 2-3 ore fino al 6° mese.

Quando un bambino nasce, non ha la nostra comune concezione di notte/giorno; il ritmo circadiano intrauterino (ritmo sonno – veglia) è di circa 40 minuti: detto ciò, potete ben comprendere quanto comune possa essere il trovare un bambino che non dorma o dorma poco o ad intervalli brevi o faccia fatica, alla sera, ad avere un periodo di sonno di più ore. Questo andamento migliorerà con il passare dei mesi: forza mamme, coraggio papà … tenete duro, prima o poi sarete voi a doverli andare a svegliare!!!

Intorno al 5° – 6° mese, comunque, generalmente, il neonato dovrebbe essere in grado di non mangiare per un intervallo di almeno 5-6 ore durante la notte (si perde il cosiddetto pasto notturno).

L’ingestione di altri liquidi in un neonato allattato al seno non è necessaria:  il latte materno sopperisce a tutte le esigenze caloriche e idriche di cui ha bisogno. Ecco uno dei perché dell’estrema elasticità oraria richiesta ad una mamma che allatta il proprio bambino: il seno è sia richiesta di cibo, ma anche di liquidi.

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